L’Intelligenza Artificiale (IA) è al centro di una discussione sempre più ampia ed approfondita in questo scorcio di XXI secolo. Una discussione che interessa il legislatore, che cerca di imbrigliare gli effetti di un’innovazione pervasiva e disruptive rispetto ai modelli precedenti ma che sta sempre più creando interesse dal punto di vista sociale. L’IA sta trasformando profondamente il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo. Ma l’IA non è solo un’innovazione tecnologica, può anche avere un impatto significativo sulla partecipazione democratica. Gli effetti dell’intelligenza artificiale sulla democrazia non sono univoci e suscitano, oltre a speranze di maggior inclusione anche qualche – giusta – preoccupazione nell’opinione pubblica.
Partiamo dai vantaggi: l’IA offre una serie di strumenti e applicazioni che possono aiutare a promuovere l’engagement civico e la partecipazione democratica. Ad esempio, algoritmi di intelligenza artificiale possono essere utilizzati per analizzare grandi quantità di dati, come feedback dei cittadini, sondaggi e commenti online, al fine di identificare tendenze, opinioni e preoccupazioni comuni. Queste informazioni possono essere utilizzate per informare i processi decisionali e favorire una partecipazione più inclusiva. La grande sfida è la scalabilità di discussioni informate (il più possibile) su grandi numeri, sul grosso della popolazione.
In questo senso, l’IA può svolgere un ruolo fondamentale nella raccolta e nell’analisi dei dati, fornendo informazioni preziose. L’apprendimento automatico e l’analisi dei dati consentono di estrarre informazioni rilevanti dai vasti flussi di dati generati dalle piattaforme digitali e dai social media. Questi dati possono essere utilizzati per identificare temi emergenti, comprendere le preferenze dei cittadini e guidare la formulazione di politiche basate su evidenze. Sono tecnologie usate, per esempio, per individuare stream (flussi) di argomentazioni tratte dalle migliaia di contributi on line arrivati nella recente Conferenza sul Futuro dell’Europa.
L’IA può anche essere utilizzata per fornire assistenza decisionale basata su algoritmi intelligenti. Ad esempio, i sistemi di intelligenza artificiale possono aiutare a valutare l’impatto potenziale di diverse politiche e misure, simulando scenari e previsioni. Questo può fornire ai cittadini e ai decisori politici una migliore comprensione delle implicazioni delle decisioni e consentire una partecipazione più informata e consapevole.
Alcuni avanzati esperimenti dell’Università di Stanford applicano inoltre l’Intelligenza Artificiale alla moderazione della relazione fra esseri umani on line creando degli ambienti nei quali è la macchina a riconoscere alcuni comportamenti, ponendo in essere azioni appropriate per indirizzarli verso logiche di dialogo aperto e costruttivo e fornendo consigli ed informazioni utili.
L’adozione dell’IA nella partecipazione democratica solleva naturalmente importanti sfide etiche e di trasparenza. L’opacità degli algoritmi e la mancanza di comprensione su come l’IA prende decisioni potrebbero minare la fiducia dei cittadini. È fondamentale garantire che i processi decisionali basati sull’IA siano trasparenti, inclusivi e prevedano meccanismi di responsabilità. Inoltre, è necessario prevenire la discriminazione e l’uso improprio dei dati nella creazione di algoritmi e modelli di IA.
Un’altra sfida riguarda l’accessibilità e il divario digitale. Non tutti i cittadini hanno accesso alle tecnologie digitali o alle competenze necessarie per partecipare attivamente all’utilizzo dell’IA nella partecipazione democratica. È essenziale garantire l’uguaglianza di opportunità e la partecipazione inclusiva, affrontando i divari digitali e promuovendo l’alfabetizzazione digitale.
L’intelligenza artificiale offre opportunità senza precedenti per migliorare la partecipazione democratica e l’engagement civico. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale dell’IA nella partecipazione democratica, è fondamentale affrontare le sfide etiche, di trasparenza e di accessibilità. La promozione di una governance responsabile e inclusiva dell’IA è cruciale per garantire che questa tecnologia sia al servizio del benessere collettivo e della partecipazione democratica. Solo attraverso un approccio consapevole e attento all’utilizzo dell’IA possiamo costruire un futuro in cui la tecnologia e la partecipazione democratica si rafforzino reciprocamente.